Le strutture della ricerca
Il ChIP
ChIP, acronimo di “Chemistry Interdisciplinary Project”, è il nuovo centro di ricerca dell’Università di Camerino, la cui forma ricorda quella di un chip informatico, realizzato con innovative tecniche di costruzione per garantirne la sicurezza in caso di sisma, attraverso un progetto interamente a cura dei docenti della Scuola di Architettura e Design “E. Vittoria” di Unicam.
La realizzazione dell’edificio è stata possibile anche grazie al cofinanziamento da parte della Regione Marche tramite i fondi della Protezione Civile nazionale.
Attività di ricerca
Il Polo si occupa di soluzioni nel campo dei nuovi materiali, dell’agroalimentare, della salute e benessere, dell’edilizia sostenibile, del recupero e della valorizzazione dei beni culturali. Il Centro pone anche l’attenzione sulle evoluzioni dello scenario mondiale nell’ambito delle smart cities. Le collaborazioni già avviate tra Unicam e CNR, ISPRA, INFN, centri di ricerca e università nazionali ed internazionali costituisce, inoltre, una base ottimale per la promozione di proposte di ricerca nell’ambito europeo.
In uno spazio di circa 7.000 mq sono collocati 44 laboratori e altrettanti uffici, alcune sale studio e un’aula per piccole conferenze.
Sicurezza dell'edificio
L’edificio è isolato sismicamente per ottenere un elevatissimo livello di protezione dei laboratori, all’interno dei quali sono quotidianamente svolte attività molto delicate, con l’utilizzo di sofisticate apparecchiature scientifiche.
Ed è proprio per garantire la massima sicurezza in caso di sisma, che il team progettuale ha realizzato un edificio con isolamento sismico alla base e sovrastruttura in acciaio con controventi, pensato per resistere a scosse molto intense, come è stato verificato nel corso di una prova di spinta (guarda il video) effettuata nei primi giorni del mese di luglio 2020. Attraverso un dispositivo di spinta appositamente progettato, l’edificio è stato “spostato” di circa 30 cm ed è stato poi lasciato libero di vibrare, proprio come succederebbe in caso di sisma, e tutto ha funzionato alla perfezione.
L’edificio è composto da due parti, una parte solida, ancorata al terreno in cemento armato ed una seconda parte in acciaio e vetro, struttura sollevata rispetto all’ancoraggio. La parte superiore, che sembra sospesa, poggia invece su 64 pilastri in cemento armato sopra i quali sono disposto dei dissipatori sismici.