Importante risultato della ricerca Unicam nell'ambito del nuovo corso di laurea in "Ambiente e Gestione sostenibile delle risorse naturali

L’Università di Camerino tramite la struttura dell’erbario (Herbarium Universitatis Camerinensis) sito presso lo storico polo di Botanica, ha concluso gli studi relativi ad un progetto nazionale sulla mappatura delle specie endemiche italiane, finalizzato ad accrescere le conoscenze sulla distribuzione della flora vascolare endemica dell’Appennino, uno dei distretti più importanti per la diversità vegetale europea. Sono specie endemiche quelle entità distribuite solo su piccoli o piccolissimi territori e che pertanto acquistano un eccezionale valore ed interesse ai fini della tutela della biodiversità in quanto elementi esclusivi e vulnerabili della flora di un territorio.

Il progetto, avviato nel 2017 dal Gruppo per la Floristica, Sistematica ed Evoluzione della Società Botanica Italiana, coinvolge esperti di tassonomia e fitogeografia di 20 Università italiane ed altri enti di ricerca. La realizzazione del progetto ha consentito la mappatura della distribuzione appenninica di oltre 200 entità floristiche endemiche, molte delle quali rare o minacciate di estinzione a scala locale o globale. Il data-base così realizzato oltre a consentire la conoscenza distributiva di questo importante patrimonio della biodiversità italiana, consentirà l’avvio di studi sulla caratterizzazione biogeografica e la storia naturale della penisola italiana. Studi di fondamentale importanza scientifica e culturale che vedranno la luce grazie alla collaborazione delle 20 Università coinvolte tra il 2020 ed il 2021.

I dati forniti dall’Erbario di Camerino (oltre 1.700 record) rappresentano numericamente quasi il 20% di quelli nazionali basati su campioni d’erbario, costituendo quindi un fondamentale contributo al progetto nazionale e testimoniando l’importanza storica e scientifica della struttura di ricerca le cui origini possono essere fatte risalire alla fine del XIX secolo. L’Erbario dell’Università di Camerino rappresenta uno dei cuori pulsanti del nuovo corso di laurea triennale “Ambiente e Gestione sostenibile delle Risorse Naturali” che l’Università di Camerino attiverà dal prossimo anno accademico nell’ambito della Scuola di Bioscienze e Medicina Veterinaria.

Il corso, per il quale sarà possibile avere informazioni il prossimo 3 agosto in occasione dell’Open day, è strutturato in due curricula. Il primo, Gestione e Valorizzazione delle Risorse Naturali, è maggiormente incentrato sulle classiche scienze naturali ed ha come obiettivo quello di fornire allo studente le conoscenze di base sui temi della botanica, zoologia ed ecologia abbinati ad una forte acquisizione di capacità pratiche (rilevamento in campo ed analisi dati) finalizzate alla gestione sostenibile degli ecosistemi e della biodiversità. Il secondo, Sostenibilità Ambientale delle Produzioni e Green Economy, ha invece l’obiettivo di formare una figura professionale in grado di affrontare le nuove sfide ambientali e cogliere le opportunità di lavoro della “svolta green” dettata dalle principali economie mondiali e basata sui principi dell’economia circolare, sulla sostenibilità delle produzioni e la qualità degli ambienti rurali ed urbani.

Unicam con l’attivazione di questo percorso di studi vuole implementare l’investimento culturale e tecnologico sulla sostenibilità ambientale dando così la possibilità agli iscritti di acquisire competenze molto attuali, specifiche e professionalizzanti.

 

 

data di pubblicazione
autore
Egizia Marzocco