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Alla presenza della Presidente Boldrini inaugurato il 680° anno accademico dell'Università di Camerino nel nome di Carlo Urbani

“Sappiate cogliere ogni opportunità che il vostro Ateneo mette a disposizione, con la speranza di chi immagina il proprio futuro in un Paese accogliente, solidale, ricco di pace e rispettoso dei diritti umani. Sappiate vivere l’internazionalità delle nostre aule come grande opportunità di conoscenza del mondo. acquisire la conoscenza come cibo per la mente e nutrimento della vita, come fattore indispensabile, come bisogno primario di sopravvivenza. Sappiate mettervi a disposizione dell’altro. Sappiate vivere intensamente la vostra università, sarà senza dubbio uno dei momenti più belli e stimolanti della vita e lo ricorderete con affetto e nostalgia, perché l’Università è metafora della vita”. Con queste parole rivolte agli studenti il Rettore Unicam Flavio Corradini con entusiasmo ed emozione ha dichiarato aperto il 680° anno accademico dell’Università di Camerino.

Ospite d’eccezione quest’anno la Presidente della Camera dei Deputati Laura Boldrini, che ha voluto presenziare all’evento che quest’anno l’Ateneo ha scelto di dedicare alla figura di Carlo Urbani, il medico marchigiano che ha scoperto la terribile SARS e che con il suo sacrifico è riuscito a bloccarne la temuta, micidiale, pandemia.

L’evento, tenutosi stamattina al Teatro “Filippo Marchetti” gentilmente concesso dal Comune di Camerino, ha avuto come tema “Ho fatto dei miei sogni la mia vita e il mio lavoro” (pensiero di Carlo Urbani) e si è aperto con i saluti della Rappresentante degli studenti Francesca Borghetti, del Direttore Generale Luigi Tapanelli, del Pro Rettore Vicario e Delegato all’Internazionalizzazione Claudio Pettinari. Dopo la Relazione inaugurale del rettore Flavio Corradini, sono seguiti gli interventi del Presidente AICU Emilio Amadio, della Vice Presidente dell’Osservatorio Italiano sulla Salute Globale Nicoletta Dentico e della Presidente della Fondazione Ivo de Carneri Alessandra Carozzi. Ha concluso la cerimonia la Presidente Boldrini, che ha poi consegnato il Premio Carlo Urbani. Gli interventi sono stati coordinati dal giornalista Vincenzo Varagona.

“Anche quest’anno, per la cerimonia di inaugurazione dell’anno accademico, UNICAM ha scelto una modalità diversa dall’usuale, - ha affermato il Rettore Corradini nella sua relazione – affiancando al tradizionale momento di confronto, verifica e condivisione delle proprie attività, un’occasione di riflessione su quanto sta accadendo in questi ultimi periodi nel nostro Paese e, più in generale, nella comunità internazionale. Ognuno di noi, in questo importante e delicato momento storico, è chiamato a dare il proprio contributo, in prima persona. Vogliamo sottolineare, attraverso la vita e l’impegno di un uomo a favore dei paesi più svantaggiati, la determinazione del nostro Ateneo nel valorizzare l’entusiasmo di tanti ragazzi verso i temi di importanza sociale e il loro interesse verso la cultura e lo vogliamo fare insieme a chi, da un punto di vista civile e sociale, profonde questo impegno quotidianamente: l’Associazione Italiana Carlo Urbani (AICU). Abbiamo iniziato un percorso comune, condividendo scelte e valori nei quali crediamo e vogliamo proseguire il cammino intrapreso in questa direzione.”

“Carlo Urbani è certamente un esempio da imitare, un importante riferimento per la nostra società, per i nostri studenti e ricercatori, un modello ricco di principi, valori e comportamenti. Su questo modello di socialità, sul mettere le proprie competenze al servizio degli altri, sul gioco di squadra, sull’avere il coraggio di osare, UniCam ha costruito le azioni strategiche di questi ultimi anni. L’esperienza della Consulta Permanente per lo Sviluppo con i Sindaci, Presidenti di Unioni Montane e Fondazioni, il Comitato dei Sostenitori con gli imprenditori, la Consulta per il Lavoro e la Valorizzazione della Persona con le principali forze sindacali, rappresentano momenti di condivisione e coinvolgimento territoriale per lo sviluppo e si traducono in radicamento capillare del nostro Ateneo per una maggiore efficacia nei rapporti internazionali e di cooperazione internazionale”.

Tutte le azioni strategiche di Unicam sono infatti volte alla crescita intelligente, sostenibile e inclusiva dei nostri territori, proprio come chiedono sia l’Europa che il nostro Paese. L’Ateneo continua nell’apertura collaborativa al territorio, senza tuttavia rinunciare a perseguire una decisa politica di internazionalizzazione, come sottolineato nell’intervento del Pro Rettore Vicario Pettinari. Nei giorni scorsi poi è arrivato in Ateneo il report preliminare dell’Agenzia Nazionale di Valutazione del sistema Universitario e della Ricerca nel quale, oltre ad accreditare i corsi di laurea, si riconoscono ad UNICAM prassi eccellenti, tali da proporre agli altri Atenei italiani come esempio di attività capace di produrre migliori risultati.
“Queste valutazioni – ha sottolineato il Rettore Corradini – ci riempiono di soddisfazione e confermano il forte impegno del nostro Ateneo nel mantenimento di standard sempre elevati per la qualità della didattica, della ricerca e dei servizi”.

Prima di concludere la sua relazione, il Rettore ha comunicato con emozione alla famiglia di Carlo Urbani, e a tutti i presenti che la Scuola di eccellenza UniCam, recentemente approvata dal Ministero dell’Università e della Ricerca e coordinata con impegno e perizia encomiabili dal Prof. Enrico Marcantoni, sarà intitolata a Carlo Urbani: si chiamerà dunque Scuola di Studi Superiori ‘Carlo Urbani’.

“Viviamo tempi nei quali le parole "sogno" e "utopia" non vanno più di moda. Eppure penso che se c'è una parola alla quale la storia deve molto, quella parola è utopia. Sono i sognatori che hanno mandato avanti l’umanità, sono quelli che hanno saputo mettersi in cammino, lasciare porti sicuri per andare oltre l'orizzonte - così la Presidente Boldrini ha salutato il numeroso pubblico presente - Carlo Urbani era uno di loro, un medico che non si è mai stancato di denunciare che la causa primaria del diffondersi delle malattie nei paesi in via di sviluppo non è l'assenza di medicine, ma la povertà. Contribuì alla scoperta della Sars, salvando tante vite e perdendo la propria. Oggi, nella giornata mondiale contro la povertà l'abbiamo ricordato all'Università degli studi di Camerino, durante l'inaugurazione del 680 anno accademico e per il conferimento del premio a lui dedicato.” Poi ha rivolto un appello a tutti gli studenti “Questo ho voluto dire ai tanti studenti presenti: ragazzi, non abbandonate i vostri sogni. Non lasciate che altri decidano per voi. Non tiratevi indietro. Ispiratevi a Carlo Urbani: la vita acquista un significato più pieno se decidiamo di spenderla per stare bene tutti insieme.”

Nel corso della cerimonia la Presidente Boldrini, il Rettore Corradini ed il Presidente AICU Amadio hanno consegnato il Premio Carlo Urbani, che consiste in due borse di studio, assegnate ad un Medico e ad un Biologo, per la partecipazione allo stage formativo del Master in Medicina Tropicale e Salute Globale, organizzato dalla Fondazione Ivo de Carneri in collaborazione con l’AICU, che si svolgerà presso il Laboratorio di Sanità Pubblica Ivo de Carneri a Pemba (Tanzania), dal 16 novembre 2015 al 4 dicembre 2015.

“Nella valutazione dei curricula – ha sottolineato il Presidente AICU Emilio Amadio – abbiamo notato la grande aspirazione delle candidate ad approfondire tali tematiche sanitarie e ci siamo sorpresi che, pur essendo giovanissime laureate in medicina e biologia, erano molto interessate ed affascinate dalla figura di Carlo; per questo è stato abbastanza spiacevole non premiare tutte”. Vincitrici di quest’anno sono la dottoranda Unicam Priscilla Mensah e la dr.ssa Sara Mazzanti.

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