Da Unicam in Argentina ed in Scandinavia
Sono sempre più frequenti le opportunità di studio e formazione all’estero per gli studenti Unicam. Nell’ambito di una proficua politica di internazionalizzazione che l’Università di Camerino persegue da tempo, rientrano infatti anche i corsi di laurea magistrale in consorzio internazionale che danno l’opportunità di ottenere il Double Degree.
Ne è un esempio, tra gli altri, anche il corso di laurea magistrale in Chemistry, grazie ad un accordo tra Unicam e l’Università di Catamarca in Argentina.
E proprio in questi giorni Maruan Albero Bracci e Leonardo Curzi, studenti del corso di laurea magistrale in Chemistry, sono arrivati in Argentina per frequentare il secondo e ultimo anno di studi. Al termine del percorso formativo, discuteranno la tesi sia nell’ateneo camerte che in quello argentino ed otterranno il titolo di studio riconosciuto in entrambi i Paesi.
“Siamo davvero molto emozionati – hanno dichiarato i due studenti – nell’intraprendere questo percorso e ringraziamo l’Ateneo per l’opportunità che ci è stata offerta. I nostri colleghi argentini ci hanno riservato una calorosa accoglienza. Nei prossimi giorni inizieremo il corso di spagnolo che ci permetterà di migliorare la conoscenza della lingua sia per scrivere la tesi che per seguire le lezioni, che inizieranno il prossimo 8 agosto”.
Unicam è stata poi egregiamente rappresentata anche in Scandinavia. Nei mesi scorsi infatti, Federico Marinozzi, studente iscritto al corso di laurea magistrale a ciclo unico in Chimica e Tecnologia Farmaceutiche, ha frequentato un corso presso il centro universitario delle Isole Svalbard (UNIS) su “Arctic Environmental Toxicology”, approfondendo la tossicologia e la chimica nelle acque e nella fauna dell’Artico.
Federico ha potuto frequentare il corso dopo aver superato una dura selezione, dal momento che ogni anno vengono ammessi solo 20 studenti provenienti da ogni angolo del mondo.
“Si è trattato di una esperienza davvero particolare – ha raccontato Federico Marinozzi. Sono arrivato a Longyearbyen, capitale dell’arcipelago delle Svalbard, nel periodo di perenne notte e con una temperatura che oscillava tra i -25 e i -40 gradi. Ho trascorso la settimana seguendo corsi di sopravvivenza al clima e ai pericoli artici. Oltre alle lezioni teoriche, ho partecipato ad escursioni tra renne, foche e aurore boreali in un paesaggio completamente ghiacciato. Abbiamo raccolto campioni organici di renne per analizzare le tracce tossiche al loro interno ed ho approfondito un report scientifico sulle tracce di antidepressivi nelle acque dell’artico e nella sua fauna, che mi ha consentito di superare brillantemente gli esami previsti”.
“Con grande soddisfazione – ha dichiarato il Pro Rettore Vicario Unicam Claudio Pettinari - l’Ateneo continua a vedere i proficui risultati delle intense attività rivolte alla mobilità internazionale dei nostri studenti, fondamentale per un percorso formativo completo”.