Straordinaria serata di jazz ieri a Camerino: protagonisti Raphael Gualazzi, Francesco Cafiso special quartet e la P-Funking band

Straordinaria serata quella che ha visto protagonisti, ieri, a partire dalle 21,15 presso l’Auditorium Benedetto XIII di Camerino, stracolmo di studenti e pubblico, Raphael Gualazzi, Francesco Cafiso special quartet ed una scatenatissima P-Funking Band.
Insieme #conilfuturoperilfuturo, per regalare oltre due ore di spettacolo puro, allegria e ottima musica, ai moltissimi studenti presenti, ad un pubblico numerosissimo, coinvolto e partecipe, che ha concluso l’appuntamento scendendo nel proscenio e ballando insieme ai musicisti e agli artisti.
Hanno aperto la serata il talento, la maestria che si fa quasi genio, e la passione per un tipo di musica che tocca mente e cuore, di Raphael Gualazzi che non si è risparmiato nell’eseguire pezzi di jazz, blues e ragtime, con il suo particolarissimo sound.

Emozionante e coinvolgente anche la performance di Francesco Cafiso quartet, che oltre al talentuoso sassofonista ragusano, ha visto la partecipazione dei musicisti Alberto Napolioni, Gabriele Pesaresi e Massimo Manzi.
Cafiso, tornato a Camerino diverse volte dopo aver vinto il premio Massimo Urbani nel 2001 all’età di 12 anni, non si è risparmiato e ha dedicato l’esibizione alla città, “di cui mi sento parte e che ho nel mio cuore. Quando Musicamdo mi ha chiamato, - ha proseguito l’artista, - non ho esitato un attimo ed ho accettato l’invito con gioia. Sono certo che questa città tornerà bella come e più di prima”.

A chiudere, l’energia esplosiva della P-funking Band, una miscela di funk, discomusic, hiphop, soul, rhythm’n’blues, jazz, magistralmente interpretata con le coreografie di 15 scatenatissimi musicisti funkers che hanno coinvolto il pubblico e regalato momenti di allegria ed entusiasmo unici.

“Sappiamo da dove ripartire, - ha dichiarato il Prorettore vicario Claudio Pettinari, - stiamo ricreando una socialità che il terremoto ha messo a dura prova, sembra si sia persa, ma noi abbiamo il dovere di ricostruirla e ce la stiamo mettendo tutta, l’abbiamo dimostrato fin dal primo momento e stiamo proseguendo: tutti insieme, associazioni, Università, Comune, studenti, cittadini, dobbiamo restituire a questo territorio quello che ci ha dato in tanti anni, dobbiamo farlo per noi, affinché domani possiamo proseguire a costruire con il futuro e per il futuro”.

La serata è stata organizzata grazie alla sinergia tra l’Università di Camerino, l’Associazione Musicamdo, il Comune di Camerino, l’Università degli Studi di Urbino.

 

 

data di pubblicazione
autore
Egizia Marzocco