Università di Camerino e Cisco insieme per garantire continuità a didattica e servizi anche in piena pandemia

  • La collaborazione tra Università di Camerino e Cisco, nata dopo il sisma del 2016 per dare agli studenti la possibilità di continuare a studiare pur non potendo accedere alle strutture colpite dal terremoto, ha consentito nel periodo dell’emergenza sanitaria di portare l’intera attività didattica e amministrativa online.
  • Strumenti a disposizione per proseguire con tutte le possibilità di una didattica ibrida e flessibile nel nuovo scenario nato dalla pandemia.

Cisco e Università di Camerino sono liete di annunciare la loro collaborazione che le ha viste impegnate per garantire continuità di didattica e servizi utilizzando la piattaforma Cisco Webex per far fronte all’emergenza pandemica Covid-19 e permettere agli studenti di continuare a studiare e laurearsi, portando avanti completamente “online” tutte le attività.  

L’ateneo aveva già adottato Cisco Webex Meeting dal 2016 a seguito del sisma che aveva colpito il centro Italia con un progetto diventato caso di eccellenza a livello internazionale. In questi ultimi mesi l’utilizzo della piattaforma è stato esteso a tutte le sedi dell’Ateneo, che si trovano a Matelica, San Benedetto del Tronto e Ascoli Piceno.  Circa 7.000 studenti con i loro 280docenti, impegnati in 27 corsi di laurea e i 230 dipendenti dell’area amministrativa e tecnica hanno fatto affidamento sugli strumenti di video-collaborazione e condivisione disponibili nella piattaforma.

Webex Events: “porte aperte” virtualmente al pubblico, agli studenti e ai genitori

L’università ha anche fatto ampiamente uso di Events, il modulo di Cisco Webex, che ha permesso all’Università di Camerino di gestire gli eventi online, realizzando anche virtualmente alcuni Open Day di orientamento e, primo tra gli Atenei italiani, il Career Day per laureati, tenutosi completamente on line, con oltre sessanta aziende collegate in contemporanea per colloqui con studenti e apertura posizioni.   L’utilizzo di Events ha inoltre permesso di continuare l’attività di seminari e incontri rivolti al grande pubblico, particolarmente importante per un Ateneo che individua nella terza missione un cardine fondamentale del proprio piano strategico di sviluppo.  

La piattaforma Cisco Webex ha permesso di ricreare un’esperienza molto soddisfacente per i partecipanti e allo stesso tempo di gestire in modo rigoroso e funzionale l’accesso. Non solo. L’ateneo ha infatti potuto portare avanti in modalità online diversi eventi accademici, tra i quali l’International School of Chemistry, organizzata in collaborazione con CNR ICCOM, con oltre cinquecento tra docenti e ricercatori internazionali iscritti collegati da tutto il mondo e apertura di numerose sessioni parallele, il Congresso internazionale di Fisica Quantistica “SuperFluctuations2020”, organizzato   in collaborazione con l’Università di Padova ed il MultiSuper Network.

Formazione non-stop

Grazie a Cisco Webex è stato possibile inoltre svolgere la “International Winter School on Blockchain technologies and applications”, della sezione di informatica d’Ateneo, che ha visto la partecipazione attiva da remoto di 30 studenti di dottorato e professionisti ICT collegati da tutto il mondo. Tramite la piattaforma, i partecipanti hanno potuto intervenire e cooperare per acquisire competenze utili a progettare, configurare, implementare e eseguire applicazioni basate su blockchain.

“La prossima sfida da affrontare sarà trasformare l’esperienza di didattica mista che abbiamo attuato, in una esperienza “standard” altamente integrata, ancora più efficace, completa e sicura per i nostri studenti” spiega il prof. Luciano Barboni, Prorettore con delega alla didattica dell’Università di Camerino.

“La precedente emergenza legata al sisma ci ha fatto trovare pronti per fronteggiare quest’ulteriore emergenza   già dopo due giorni dall’inizio del lockdown. Abbiamo potuto passare da una didattica ibrida che già adottavamo, con lezioni in presenza ma possibilità di seguirle anche da remoto, a una didattica completamente online” commenta il prof. Andrea Perali, delegato e-learning dell’ateneo.

“Università di Camerino è per noi motivo di orgoglio perché rappresenta quel modello formativo ibrido amplificato dal digitale in cui crediamo profondamente e che siamo certi sia il futuro del mondo dell’istruzione, un futuro non troppo lontano fatto di classi aperte e inclusive con studenti seduti tra i banchi e altri collegati da casa ma uniti da un’unica esperienza di apprendimento”, ha commentato Michele Dalmazzoni Cisco South Europe Collaboration Manager “Le tecnologie digitali come Cisco Webex hanno un ruolo fondamentale in tutto questo e il loro utilizzo nell’ambito della didattica permette da una parte di abbattere le distanze e garantire a chiunque il principio fondamentale dell’istruzione, dall’altra di fornire strumenti innovativi per migliorare sempre di più la formazione che avviene nelle aule”.

Esami a distanza per studenti e docenti

Grazie all’integrazione tra Cisco Webex e la piattaforma di e-learning dell’università gestita dal team di Unicam e-learning basata su tecnologie open source Moodle, è stato possibile attivare in modo efficace e controllato l’attività di esami online: la vera novità portata dall’emergenza Covid-19, in quanto in precedenza essi si erano svolti sempre esclusivamente in presenza. Sfruttando le funzionalità delle due piattaforme si è gestito il riconoscimento degli studenti, l’invio di questionari e materiali e si sono svolti gli esami orali, tenendo da marzo in poi ben 175 sessioni di esame, sia per gli iscritti ai corsi universitari sia per i docenti di scuola superiore iscritti al percorso di accreditamento necessario per la partecipazione ai concorsi pubblici. In totale, si sono svolti 10.000 esami interamente online.

Il futuro: anche didattica ibrida e sicura con Cisco Webex

L’Università di Camerino è pronta a proseguire le sue molteplici attività istituzionali quale che sia lo scenario di nuova normalità che si delineerà nei prossimi mesi. La sua esperienza d’integrazione digitale e velocità di risposta alle emergenze è un punto di riferimento a cui guardare per capire come rimodellare l’attività formativa delle università, orientandosi sempre di più proprio al modello ibrido e flessibile adottato dall’ateneo marchigiano, che prima del lockdown aveva già un 30/40% di studenti abituati a connettersi online per seguire le lezioni da casa, dal campus, da altre aule delle strutture.

“Non si tratta solo di dare accesso alla video-registrazione delle lezioni, o di prevedere la possibilità di seguire in remoto, - commenta il Prorettore Barboni -: si tratta di creare un modello agile ed integrato con le più moderne tecnologie digitali che i professori possano adottare con fiducia e serenità. L’obiettivo è creare una sorta di scrivania virtuale che consenta ad ogni docente di avere tutto ciò che serve per videoregistrare, proiettare, gestire le lezioni in modo misto o da remoto, comunicare con gli studenti in modo ordinato. Per questo sarà anche importante continuare a formare, come abbiamo fatto, sia i nostri docenti sia i tutor che affiancano docenti e studenti in ogni momento”.

 

 

 

data di pubblicazione
autore
Egizia Marzocco