Domenica 30 ottobre, a piedi sull'antica via romano-lauretana
Domenica 30 ottobre le città di Camerino e San Severino Marche saranno nuovamente legate da una strada che ha segnato indissolubilmente la loro storia religiosa, economica e culturale, e che solo nei decenni più recenti è stata completamente abbandonata: quella che per molti secoli aveva rappresentato lo snodo cruciale della “via dritta”, ovvero un asse strategico che collegava il santuario di Loreto e la capitale pontificia.
Sulla scia di accurate ricerche storiche, i membri delle sezioni camerte e settempedana del CAI, lo hanno individuato e il mattino di domenica 30 ottobre guideranno fedeli, turisti, appassionati di trekking lungo un tracciato di rara bellezza sotto il profilo paesaggistico, artistico, ambientale: quello che da porta Malatesta in Camerino conduce a Renacavata e Torre Beregna da un lato; e, dall’altro, quello che da San Severino conduce a S’Eustachio in Domora, Torre Beregna e il Convento che, come è noto, fu teatro della Riforma cappuccina.
All’iniziativa, promossa dall’Università di Camerino, aderiscono i Comuni di San Severino, Camerino, Serravalle di Chienti, Spoleto, Treia, Castelraimondo, Pioraco, le Unioni Montane camerte e settempedana, l’Ordine dei Cappuccini, le Clarisse, gli Scouts, Legambiente. Il Consiglio Regionale delle Marche la sostiene con il suo patrocinio.
Da Camerino si parte alle ore 9: il luogo di raccolta è sottostante Porta Malatesta (l’antica porta San Giacomo, in direzione di Roma e della Francigena); attraversando il centro storico e raggiunta la Porta Santa e San Venanzio, si uscirà attraverso Porta Felillo (altra antichissima porta medievale), quindi si raggiungeranno i Ponti, Renacavata, Torrone, Torre Beregna, di nuovo Renacavata. Da San Severino si partirà alle 8 dalla chiesa di Sant’Agostino quindi, raggiunte le Grotte di Sant’Eustachio, ci si dirigerà verso il rifugio Manfrica, Torre Beregna e Renacavata, Nel Convento dei Cappuccini si condividerà il pranzo attorno alle 13,30.
Il “cammino”, che si svolgerà anche in caso di maltempo”, figura nell’Anno Nazionale dei Cammini, “Orme di bellezza 2016”, ed è solo il primo di una serie di appuntamenti analoghi, il più importante dei quali si svolgerà in primavera, allorché verrà percorso tutto l’itinerario da Roma a Loreto lungo quella che la ricerca storica ha ormai accertato essere il più antico tracciato della via romano-lauretana e che le fonti definiscono significativamente la “via dritta”, cioè la più breve, in funzione per tutta l’età medievale e che soltanto sul finire del Cinquecento verrà sostituita dalla “via nova”, che passava per Muccia e la Val di Chienti, fino a Macerata, Recanati e Loreto.
Le cittadinanze di Camerino e San Severino e quelle dei centri limitrofi, studiosi e appassionati sono invitati a partecipare alla riscoperta di un itinerario impresso nei documenti, nelle cronache, nel paesaggio, che ha segnato in modo determinante l’economia, la cultura, la società di tanta parte del territorio appenninico e dell’Italia centrale, sostenendone coesione e sviluppo.