Successo a Bergamo per il convegno “Nuove sfide e strategie professionali del farmacista delle aziende sanitarie"
Un evento che punta al nuovo e guarda al futuro, coagulando in sé esperienze e punti di vista differenti: dalle istituzioni all’industria farmaceutica, dalle società scientifiche al mondo accademico, senza trascurare le associazioni dei pazienti. È stato questo il tema del convegno “Nuove sfide e strategie professionali del farmacista delle aziende sanitarie. Scenari e modelli per una sanità in cambiamento”, che si è tenuto lo scorso 29 settembre a Bergamo presso l’Azienda socio sanitaria territoriale Papa Giovanni XXIII ed ideato dall’Università di Camerino. Presidente del Comitato scientifico è stato Carlo Cifani, professore di Farmacologia e direttore del master Manager di dipartimenti farmaceutici nel medesimo ateneo e presidente del Comitato organizzativo è stata la Dr.ssa Maria Vittoria Micioni Di Bonaventura, ricercatrice di Farmacologia Unicam.
L’importante appuntamento, rivolto ai farmacisti del Servizio sanitario nazionale che hanno risposto numerosi arrivando a 550 partecipanti, è stato organizzato dall'Università di Camerino in collaborazione con l’Azienda socio sanitaria territoriale Papa Giovanni XXIII di Bergamo e la Società italiana di farmacia ospedaliera e dei servizi farmaceutici delle aziende sanitarie (SIFO). Il provider dell’evento è la società di progettazione in sanità Maya Idee, con il patrocinio di Società italiana di farmacologia (SIF), Federazione Ordini farmacisti italiani (FOFI), l’Area Vasta dell’Azienda sanitaria unica regionale Marche, Farmindustria, Federazione delle Associazioni Regionali Economi e Provveditori della Sanità (FARE), l’Associazione nazionale Medici Cardiologi Ospedalieri (ANMCO), l’Associazione italiana di oncologia medica (AIOM) e la Società Italia di Malattie Infettive e Tropicali (SIMIT).
Focus della giornata è stata la riflessione sui principali drivers di cambiamento che in un prossimo futuro caratterizzeranno l’offerta di salute, per quanto riguarda sia farmaci che dispositivi. Una “valanga di innovazione”, con un ruolo preponderante delle terapie immunologiche e biotecnologiche, ma che include anche un’evoluzione delle tecnologie, dei media e, naturalmente, dei ruoli organizzativi e di governance. Si tratta di ricostruire, pezzo per pezzo, il quadro evolutivo, prendendo coscienza degli elementi con cui fare i conti e delle sfide da affrontare, in modo da non subire il cambiamento, ma da governarlo. Come? Attraverso risposte tecniche, organizzative, culturali adeguate a questa crescente complessità. È, ad esempio, su questa scia che le università, in quanto principali responsabili dei processi formativi, devono saper offrire, opportunità di conoscenza e di crescita coerenti con il contesto, secondo una matrice specialistica e manageriale allo stesso tempo.
Partendo da queste tematiche attuali e complesse, l’approccio del convegno è stato “dare voce a più voci”, costruendo uno scenario composito e articolato. Per questo sul palco si sono alternati relatori e moderatori provenienti dai vari comparti istituzionali, industriali, accademici, clinici. Ecco alcuni dei partecipanti: Carlo Nicora, direttore generale dell’Azienda socio sanitaria territoriale Papa Giovanni XXIII di Bergamo; Claudio Pettinari, magnifico rettore dell’Università degli studi di Camerino; Massimo Scaccabarozzi, presidente di Farmindustria; Giovanna Scroccaro, Direttore Direzione Farmaceutico, Protesica, Dispositivi Medici Regione
del Veneto, membro della Commissione Comitato Prezzi e rimborso di Aifa; Federico Spandonaro, professore di Economia sanitaria, Università di Roma Tor Vergata, presidente del Consorzio per la ricerca economica applicata in sanità; Dr. Francesco Cattel Segretario nazionale SIFO, Direttore S.C. Farmacia A.O.U. Città della Salute e della Scienza, Torino; Armando Genazzani, professore ordinario di Farmacologia, dipartimento di Scienze del farmaco, Università del Piemonte Orientale; Paola Minghetti, professore ordinario di Tecnologia, socioeconomia e normativa dei medicinali, Università degli studi di Milano; Simona Creazzola, presidente SIFO; Alessandro Mugelli, presidente SIF; Andrea Mandelli, presidente FOFI; Sandra Zuzzi, presidente FARE, Tonino Aceti Cittadinanzattiva.
Nella cornice dell’Azienda socio sanitaria territoriale Papa Giovanni XXIII di Bergamo, un modello virtuoso in chiave assistenziale, caratterizzato da una storia ormai consolidata e da una spiccata integrazione tra ospedale e territorio, si è svolta l’intera giornata, strutturata in tre parti: una prima sessione dal titolo “Scenari dello sviluppo del farmaco 2020”, una seconda sessione dal titolo “Impatti” ed una tavola rotonda sul tema “I soggetti di fronte al cambiamento: strategie di difesa e di attacco”. In un contesto “dialogante”, aperto al confronto “tra pari”, la tavola rotonda è stata divisa in due parti, in modo da garantire il tempo sufficiente per esporre tutte le proposte e le iniziative: la prima incentrata su cronicità e continuità delle cure, la seconda su patologie acute e ospedale. Filo conduttore di entrambe, l’identificazione di risposte ai cambiamenti da parte degli interlocutori, finalizzate alla costruzione di strade sinergiche che portino a soluzioni condivise.