Il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte alla cerimonia di inagurazione del 684mo anno accademico di Unicam

 “Unicam dedica l’inaugurazione di quest’oggi alla senatrice Liliana Segre, esprimendole tutta la propria ammirazione, vicinanza e solidarietà. Rifiutiamo la violenza di ogni genere, Le chiediamo scusa per quello che ha dovuto subire e che purtroppo continua a subire.”

Si è aperto così, dopo i saluti inziali e il ringraziamento al Presidente del Consiglio Giuseppe Conte per la sua presenza, il discorso del Rettore Claudio Pettinari, per l’inaugurazione del 684 mo anno accademico dell’Università di Camerino.

In un auditorium gremito di ospiti, autorità, imprenditori, personaggi del mondo accademico italiano, docenti di chiara fama e personale Unicam, ha preso il via la cerimonia, aperta da un filmato sulle note di “Sogna Ragazzo Sogna” di Roberto Vecchioni, che ha riassunto i momenti salienti dell’anno accademico appena concluso. Dopo i saluti delle autorità, il Presidente della Regione Marche Luca Ceriscioli ed il Sindaco di Camerino Sandro Sborgia, è stata la volta dei rappresentanti della comunità universitaria: il Presidente del Consiglio degli Studenti Riccardo Cellocco, Stefano Blardinelli in rappresentanza del personale tecnico e amministrativo, Valeria Polzonetti in rappresentanza del personale docente ricercatore ed il Direttore Generale Vincenzo Tedesco. Tutti hanno voluto riflettere, ciascuno dando la propria interpretazione, sul titolo scelto per questo appuntamento: “#Universitas: scrupolo e utopia. “

“#Universitas: scrupolo e utopia è il titolo scelto per questo appuntamento, un titolo – ha spiegato il Rettore – che simbolicamente riassume il legame inscindibile tra i luoghi di cultura e di sapere, le Universitas, e la rigorosa condotta che essi devono seguire, tendendo al perseguimento di obiettivi che in taluni casi possono sembrare irraggiungibili ai più, trasformandoli in mete e traguardi per tutti, alla portata di tutti, a favore di tutti.”

Da sempre l’inaugurazione dell’anno accademico rappresenta per Unicam un momento di sintesi, nel quale si ribadiscono e riscoprono valori e percorsi condivisi e si traccia la strada che si deve ancora percorrere, illustrando quanto è stato fatto, ma il ricordo non può essere fine a se stesso, bensì proiettato verso quanto si deve ancora fare.

Il Rettore Pettinari ha quindi passato in rassegna le principali tappe affrontate da Unicam nel 2019.

Il piano per la ricostruzione predisposto nel 2016 con il quale è stato prefigurato l’assetto dall’Ateneo nel territorio, procede senza sosta: 37 appartamenti per 142 posti letto, in parte finanziati dalla Croce Rossa Italiana, si uniranno a quelli donati dalle province autonome di Trento e Bolzano e inaugurati nell’agosto del 2018. Altro cantiere che procede spedito e senza sosta è quello del Research Innovation Center, cofinanziato dalla Protezione Civile: in uno spazio di circa 6.500 mq saranno collocati 44 laboratori e altrettanti uffici, alcune sale studio e una sala conferenze. Recuperati anche spazi per la biblioteca giuridica e lo scorso mese di maggio, per far fronte alla perdita del palazzo ex-tribunale, gravemente danneggiato dal sisma, è stato inaugurato un edificio di 850 mq, cofinanziato dalla Protezione Civile, destinato al corso di laurea in Informatica. Nei processi didattici UNICAM ha continuato a caratterizzarsi per lo SCRUPOLO  con il quale cura la centralità dello studente, aspetto fondamentale delle politiche di formazione e che, nelle varie fasi di progettazione ed erogazione dei corsi di studio, rappresenta da sempre uno dei principali obiettivi dello Spazio Europeo dell’Istruzione Superiore.

Ma la relazione del rettore ha poi proseguito analizzando i risultati ottenuti da Unicam sul fronte della ricerca. “La ricerca - ha sottolineato il Rettore – è già di per sé utopia. Oggi il termine indica un modello ideale al quale tendere, sapendo che non esiste un traguardo ma che muoversi nella sua direzione rappresenta il traguardo stesso. Questo concetto esprime l’essenza della ricerca scientifica, così che il luogo della ricerca diventi eu topos, la città ideale, il luogo felice.”

In UNICAM le attività di ricerca sono sostenute in larghissima proporzione, almeno per l’80%, da risorse che provengono da programmi di finanziamento europei o da privati.  Il tasso di successo nei bandi competitivi di Horizon 2020, ad esempio, è stato dell’11%, a confronto di una media nazionale del 7%. I gruppi di ricerca Unicam fanno parte ad oggi di 45 progetti internazionali di ricerca finanziati dalle istituzioni Europee ed a livello nazionale, ad esempio nei PRIN, a fronte di una probabilità di successo/finanziamento inferiore al 7% UNICAM si attesta su un tasso di successo di quasi il 30%.

Tenendo conto del contesto attuale e nell’ottica della sua missione distintiva, lo sviluppo futuro di Unicam, sostiene il Rettore, è sempre più legato alla capacità di svolgere un ruolo chiave per contribuire all’innovazione sociale, economica, tecnologica e culturale dei territori dove opera. Tale contributo è sempre più evidente e riconosciuto, anche in considerazione di ciò che l’Ateneo ha rappresentato e di come ha operato nel periodo post-sisma, ispirato nelle sue azioni a ciò che disse Marie Curie: “Niente nella vita va temuto, dev'essere solamente compreso. Ora è tempo di comprendere di più, così possiamo temere di meno”.

Come di consueto, quindi, il Rettore Unicam si è poi rivolto agli studenti, nella parte conclusiva del suo discorso:

“Parafrasando il celebre brano tratto dal romanzo “Re in eterno” di Terence Hanbury White, "cercate sempre, nella vostra vita, di imparare.  È l'unica cosa che non fallisce mai. In qualsiasi situazione c'è solo una cosa che voi possiate fare per cambiare quanto vi circonda: imparare. Imparare è l'unica cosa per voi. Guardate quante cose ci sono da imparare”. E questo sarà sempre il nostro fine, fornirvi degli strumenti culturali che non vi facciano mai smettere di farlo. Voi, siete UNICAM, voi, una volta usciti da qui, sarete depositari di quella utopia che in questi anni abbiamo coltivato insieme, ma dovrete fare sempre attenzione a declinarla con scrupolo, con rigore, con onestà. Come Universitas lavoriamo incessantemente affinchè al sano germe dell’utopia sia affiancato sempre quello del rigore, nella formazione delle vostre menti, mostrandovi il percorso più congeniale ai vostri talenti.  Vivete questa opportunità come ricchezza, questi anni come valore aggiunto. Siate sempre costruttori di legami e reti, di rapporti ed armonia, di pace e sviluppo, costruite ponti, abbattendo muri, non è utopia: un futuro per tutti, giusto, sano, sostenibile è quello che dovete esigere da voi stessi e per voi stessi. Non è utopia, è concreta speranza. E come diceva Heidegger “Per pensare devi avere un orizzonte largo, ma anche la speranza di poter vedere oltre la linea dell’orizzonte” Noi saremo al vostro fianco, per indicarvi la linea ed aiutarvi a guardare al di là”.

L’intervento del prof. Maurizio Franzini, professore ordinario di Politica Economica alla “Sapienza” Università di Roma e componente del Forum Disuguaglianze Diversità, ha preceduto quello del Presidente del Consiglio Giuseppe Conte, che ha fortemente voluto essere presente a Camerino e mantenere l’impegno preso, nonostante la drammatica situazione a Venezia.

“Ho voluto onorare l'impegno preso con questa comunità accademica – ha sottolineato il Presidente Conte – che ha una grandissima tradizione e che in seguito al sisma ha saputo stringere i denti per mantenersi viva ed affrontare con grandissima capacita le sfide che si sono presentate. Questo territorio può essere modello per la ricostruzione: impariamo dalla comunità resiliente di Unicam a puntare sulle proprie specificità e su un rapporto armonioso con il territorio. Lavoriamo insieme per raggiungere un obiettivo condiviso. Riferendosi alla nuova agenzia nazionale per la ricerca, il Premier ha affermato che “la ricerca non è più solo un dato contabile, ma un'opportunità per costruire il nostro futuro e quello dell'intero Paese”.

 

 

data di pubblicazione
autore
Egizia Marzocco