Si chiude con successo il ciclo di seminari organizzati dal Questore di Macerata e dalla Scuola di Giurisprudenza Unicam
Si terrà venerdì 11 giugno l’ultimo incontro del ciclo di seminari sull’applicazione del diritto da parte della Polizia di Stato, fortemente voluto dal Questore di Macerata dott. Vincenzo Trombadore in collaborazione con la Scuola di Giurisprudenza di Unicam.
L’incontro si svolgerà a partire dalle ore 15 in modalità mista, sia in presenza che da remoto.
“Violenze di genere e strumenti di prevenzione; polizia amministrativa” sarà il tema di questo ultimo appuntamento che vedrà intervenire in qualità di relatori il Vice Questore Patrizia Peroni ed il Primo Dirigente Giuseppe Marchetti.
L’incontro si aprirà con i saluti del Rettore Unicam Claudio Pettinari e con una introduzione del Questore Vincenzo Trombadore. Al termine delle relazioni si aprirà la discussione alla quale interverranno anche i professori della Scuola di Giurisprudenza Unicam Paolo Bianchi, Francesco Rizzo e Piergiorgio Fedeli.
“E’ stato per noi un grande privilegio – ha sottolineato il Rettore Unicam prof. Claudio Pettinari – poter ospitare il Questore ed i dirigenti della Polizia di Stato di Macerata; l’iniziativa ha rappresentato una grande ed importante opportunità formativa per le nostre studentesse e per i nostri studenti sui temi del diritto penale, amministrativo e civile che riguardano la pubblica sicurezza, con l’obiettivo di giungere ad una sicurezza partecipata ed alla cultura della legalità. Ringrazio anche i colleghi della Scuola di Giurisprudenza che coordinati dal prof. Francesco Rizzo hanno contribuito alla realizzazione ed al successo dell’iniziativa”.
“Colgo l’occasione – conclude il Questore Vincenzo Trombadore - per ringraziare il Rettore, Prof. Claudio Pettinari, il Prof. Francesco Rizzo e tutti i docenti dell’Università di Camerino per la collaborazione offerta nell’organizzazione di questo ciclo di incontri. L’obiettivo, che è stato pienamente raggiunto, era quello di sviluppare il concetto di una sicurezza partecipata, anche attraverso la formazione della nuova classe dirigente, improntata sui principi della sicurezza pubblica integrata in cui ogni cittadino, anche quando assolve funzioni dirigenziali, deve sentirsi chiamato a dare il proprio contributo per portare a termine quella mission, mirata alla realizzazione di una sicurezza pubblica integrata e alla diffusione di una cultura volta alla partecipazione attiva alla legalità”.